NOTE Il Risorgimento fu il lungo processo storico che portò alla nascita dello Stato italiano moderno, tra la fine del Settecento e il 1871. Dopo secoli di frammentazione in numerosi stati, spesso sotto influenza straniera, l’idea di un’Italia unita iniziò a diffondersi grazie all’eredità dell’Illuminismo, alla ventata rivoluzionaria francese e alle campagne napoleoniche, che mostrarono per la prima volta un’Italia amministrativamente più omogenea. Nel primo Ottocento si svilupparono i movimenti patriottici e segreti, come la Carboneria e la Giovine Italia di Mazzini, che immaginavano un paese libero, indipendente e fondato sulla partecipazione dei cittadini. Parallelamente si affermarono figure come Cavour, che perseguì l’unità con una strategia diplomatica e politica, e come Garibaldi, che con la spedizione dei Mille contribuì in modo decisivo all’unificazione del Sud. Il Regno di Sardegna guidato da Vittorio Emanuele II divenne il nucleo dello Stato nazionale, che si costituisce ufficialmente nel 1861. Venezia e Roma sarebbero state annesse solo negli anni successivi, completando il quadro geografico dell’Italia unita. Il termine “Risorgimento” venne adottato perché evocava l’idea di una rinascita della nazione italiana, vista come erede dell’antica Roma e di un glorioso passato culturale. In un’epoca di forte romanticismo, l’immagine di un popolo che “risorge” dopo secoli di divisione apparve particolarmente potente. Ancora oggi la parola conserva questo doppio significato: non solo un periodo storico, ma anche il simbolo del ritorno alla vita politica di un’identità collettiva..