Dona il tuo 5 x 1000
DIVENTA VOLONTARIO
Unisciti a noi!
La cultura è un bene di tutti e per tutti
ICONOGRAFIA
DELLA CITTÀ
-
Lunedì 12 - 19 - 26 gennaio 2026
Lunedì 2 - 9 - febbraio 2026 - Dalle 20.30 alle 22.30
- Auditorium - Biblioteca Brichetto
- Carmine Picariello
- Solo con Tessera Auser 2026
ICONOGRAFIA DELLA CITTÀ
Un viaggio alla scoperta della rappresentazione della città nell’arte attraverso i secoli, dall’antichità al Novecento
ARGOMENTI
1 – LA RAPPRESENTAZIONE DELLA CITTA’ DALL’ANTICHITÀ ALLA CITTÀ IDEALE DEL RINASCIMENTO. La città per frammenti: antichità e Medioevo – La Gerusalemme Celeste in terra – La città in Giotto e nel Duecento – Allegoria del Buon Governo cittadino – Paesaggi urbani nella pittura italiana del Quattrocento – L’utopia urbana, l’immagine della Città Ideale – Spazi urbani tra Bellini, Raffaello e la pittura rinascimentale.
2 – LO SPLENDORE DI VENEZIA E LA NASCITA DEL VEDUTISMO
Il vedutismo in Italia – Canaletto e lo splendore di Venezia – Le città del Bellotto
3-GRAND TOUR. IN VIAGGIO PER LE CITTA’ ITALIANE TRA SEI E OTTOCENTO
Alle origini del Gran Tour – Napoli e Roma: i volti delle capitali – Giovanni Paolo Pannini – Carlo Bossoli: pittore giramondo – Gaspar Van Wittel
4-UNA CITTÀ PERDUTA: LA MILANO DELL’OTTOCENTO
La città del Naviglio – La Milano perduta nelle vedute ottocentesche – La città sacra – La Piazza del Duomo
5-LA CITTÀ MODERNA DAGLI IMPRESSIONISTI AI FUTURISTI
La Parigi degli Impressionisti – La Milano dei Futuristi – Le periferie di Sironi – Città espressioniste – Dalla città alla metropoli – Le piazze di De Chirico
NOTE L’iconografia nella pittura è lo studio di ciò che le immagini rappresentano, del loro significato e delle storie che raccontano attraverso simboli, gesti e personaggi. Non riguarda solo “cosa si vede”, ma soprattutto “cosa vuole dire” ciò che l’artista ha scelto di dipingere. In epoche in cui leggere non era comune, le immagini fungevano da veri e propri codici visivi: un giglio poteva indicare la purezza, un teschio il passare del tempo, un cane la fedeltà. Grazie all’iconografia è possibile riconoscere santi, miti, allegorie e temi morali, anche quando l’artista non li nomina esplicitamente. Questo studio si è sviluppato soprattutto nel Rinascimento e poi nell’età barocca, quando pittori e committenti usavano un linguaggio simbolico condiviso per trasmettere messaggi religiosi, politici o filosofici. L’iconografia aiuta gli storici dell’arte a capire perché un’opera è costruita in un certo modo, quali fonti letterarie o religiose ha seguito l’artista e come il pubblico dell’epoca avrebbe interpretato le immagini. Oggi è uno strumento fondamentale non solo per leggere il passato, ma anche per comprendere come le immagini continuino a veicolare significati culturali e sociali. In questo senso, l’iconografia è una chiave che apre il livello nascosto della pittura, quello dove il visibile diventa racconto.
Il prossimo corso
- 16 - 23 febbraio 2026
- Dalle 20.30 alle 22.30
- Auditorium - Biblioteca Brichetto
- Ivana Trettel
- Solo con Tessera Auser 2026
OLTRE LE SBARRE.
Il teatro nel carcere
Opera Liquida, fondata e diretta da Ivana Trettel, lavora da dicembre 2008 in colleganza e assenza di giudizio nella Casa di Reclusione Milano Opera con l’obbiettivo della messa in scena di spettacoli originali su temi di rilevanza sociale.